La Manovra 2019 introduce misure volte alla riduzione del carico fiscale su imprese, professionisti e artigiani, al fine di migliorarne produttività e competitività ed incentivare al tempo stesso l’occupazione.
Modifiche al regime forfetario
E’ stato semplificato il regime fiscale forfetario agevolato introdotto dalla Legge di Stabilità 2015. Tutti i soggetti che esercitano attività di impresa, arti o professioni potranno beneficiare di un regime fiscale caratterizzato da forfettizzazione della base imponibile, tassazione sostitutiva di IRPEF e, IRAP con aliquota del 15%, esclusione dal campo di applicazione IVA e significative semplificazioni contabili e in termini di adempimenti.
Imposta sostitutiva del 20% per imprese e autonomi
Dal 1° gennaio 2020 sarà introdotto un prelievo sostitutivo dell’imposta sui redditi, delle addizionali regionali e comunali e dell’imposta regionale sulle attività produttive per i soggetti che esercitano attività d’impresa, arti o professioni se, nell’anno precedente, hanno conseguito ricavi o hanno percepito compensi compresi tra 65 mila e 100 mila euro. Tali contribuenti applicheranno una aliquota “piatta” del 20% e saranno esclusi dal campo di applicazione dell’IVA previa autorizzazione dell’Unione europea.
Riduzione Ires per chi investe e assume
Al fine di ridurre il carico fiscale sulle imprese, viene ridotta di 9 punti percentuali l’imposta sui redditi corrispondenti agli utili reinvestiti in azienda, destinati all’incremento degli investimenti in beni materiali strumentali nuovi (a esclusione degli immobili e veicoli non strumentali) e all’incremento occupazionale (per i nuovi contratti a tempo indeterminato e a tempo determinato).
Riporto perdite per i soggetti Irpef
Si riconosce a tutti i soggetti IRPEF la possibilità di riportare in avanti e in modo illimitato le perdite nell’ambito della determinazione del reddito d’impresa. Con questa misura, il trattamento fiscale delle perdite viene assimilato a quello previsto per i soggetti IRES concedendo un beneficio fiscale pari a 249 milioni di euro nel triennio.
Deducibilità Imu dalle imposte dirette
Si raddoppia la deducibilità dell’IMU pagata sugli immobili strumentali all’esercizio dell’attività di impresa (capannoni, opifici, ecc.) portandola dal 20% al 40%.
Iperammortamento
Per sostenere la ripresa, dare nuovo impulso agli investimenti e promuovere l’accelerazione della digitalizzazione dei processi e delle funzioni è prorogato per tutto il 2019 l’iperammortamento, riproponendo, sia pure con alcune rimodulazioni, gli incentivi fiscali già sperimentati nel quadro del Piano Industria 4.0. In particolare, per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, la maggiorazione è aumentata dal 150% al 170%.
Credito d’imposta formazione 4.0
Prorogata al 2019 anche l’applicazione del credito d’imposta per le spese in attività di formazione svolte per acquisire o consolidare la conoscenza delle tecnologie previste dal Piano nazionale industria 4.0 con benefici pari a 250 milioni nel 2020
Interventi a favore del ventur capital, delle start up e delle PMI innovative
Per favorire gli investimenti in venture capital (ovvero gli investimenti che un’azienda di medio-grandi dimensioni fa su una start up attraverso un fondo dedicato) è stata vincolata una percentuale degli investimenti qualificati che compongono i Piani Individuali di Risparmio (PIR) ed è stata portata dal 5% al 10% la quota dell’attivo patrimoniale di fondi pensione e casse previdenziali che può essere investita in PIR.
Inoltre, sono state incrementate dal 30% al 40% le detrazioni ai fini IRPEF e le deduzioni ai fini IRES per gli investimenti effettuati in start up e piccole e medie imprese innovative. La deducibilità ai fini IRES arriva al 50% se l’investimento è pari all’intero capitale della start up e se la partecipazione è mantenuta per almeno 3 anni.